#Alcatraz: dalla California alla Sardegna

A nominarla incute paura e un pò di timore, sede fino al 1963 della più famigerata prigione di tutta l’America, Alcatraz – il cui nome deriva da un uccello marino che popolava l’isola – è ancora oggi una delle mete più suggestive da visitare quando si arriva a San Francisco (per sapere quali altre per me ne vale la pena, clicca qui).

Quasi sospesa, a largo nella Baia, solitaria e raggiungibile solo attraverso mezzi d’imbarcazione, quest’isola fu fortino durante la Guerra civile americana. A metà del XIX secolo era fondamentale per il faro che vi fu costruito, indispensabile per orientare le navi che giungevano numerose in California negli anni della corsa all’oro. Solo con il 1909 si iniziò a realizzare quello che ancora oggi è possibile visitare: celle piccolissime, isolamenti lunghi e durissimi, visite parentali rare.
La durezza di Alcatraz era testimoniata dalla regola numero 5 del penitenziario: «Avete diritto a vitto, alloggio, indumenti e assistenza sanitaria. Tutto il resto consideratelo un privilegio».

 

Celebre per aver ospitato uno dei più famosi mafiosi italiani, Al capone, questa prigione viene ricordata anche per i fuggitivi fratelli Anglin e di Morris, ancora avvolto in un alone di mistero il come della loro fuga.

A questo proposito oggi “la fuga da Alcatraz” è diventata una gara di triathlon, con centinaia di partecipanti che ogni anno, a partire dal 1981, si sfidano a bracciate per coprire la distanza tra l’isola e San Francisco.

Una  sorta di seconda Alcatraz molto più vicino a noi è stato il carcere di Fornelli, nell’isola di Asinara nella punta nord occidentale della Sardegna. Prima struttura carceraria costruita nel 1885 sull’isola è l’unica ad essere carcere di massima sicurezza a partire dal  1971 con l’arrivo di ben 18 reclusi mafiosi. La sera del 2 ottobre del 1977 vi fu una ribellione molto violenta, anche questa un’assomiglianza alla collega oltre oceano, con la “Battaglia di Alcatraz” dove lì però ben 5 furono i morti.

All’Asinara soggiornarono i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, dove trascorsero un breve periodo per motivi di sicurezza personale. Molti detenuti mafiosi sottoposti al regime del carcere duro sono stati reclusi in questo carcere nel periodo compreso tra i 1992-1995. Tra i reclusi vi fu anche Totò Reiina.

imagesUn’altra vicenda che avvicina i due carceri è la fuga di detenuti. Qui i tentativi di evasione furono molti, ma solo uno vi riuscì: Matteo Boe, bandito sequestratore sardo che riuscì a fuggire a bordo di un gommone.

Questo fece dell‘Asinara il carcere con il minor numero di evasioni al mondo con i suoi 112 anni di attività (contro i 29 di Alcatraz).

Nel 2009 Angelino Alfano, ha ipotizzato la riapertura del carcere che oggi risulta essere parte del Parco Nazionale dell’isola.

Informazioni utili

Come giungere al Parco dell’Asinara:

  • A PIEDI: Per chi non sceglie la visita guidata, si può andare sia a Fornelli che a Cala Reale con i mezzi di trasporto marittimo. Possono anche essere organizzate visite guidate a piedi con le apposite guide Esclusive del Parco, previo contatto.
  • IN BICICLETTA: Si può andare all’Asinara con bici propria, anche servo assistite. Oppure è possibile noleggiare le biciclette presso il Centro Visite di Fornelli.
  • AUTO ELETTRICA: Presso il molo di Cala Reale e Fornelli è possibile noleggiare le auto elettriche che consentono di godere liberamente dell’area protetta, in totale autonomia (è consentito percorrere il solo tratto cementato che da Fornelli porta a Cala d’Oliva).
  • TAXI BOAT: Da Stintino è presente un servizio di taxi boat che collega ai tre approdi del Parco, disponibile su chiamata
  • IN BARCA A VELA: Più facilmente, si può’ anche noleggiare una barca charter a vela o un catamarano, che consente di navigare nelle acque dell’Area marina e di effettuare brevi soste di visita nei tre approdi dell’isola.

Come fare la Visita Guidata marina:

  • VISITA GUIDADA MARINA: con imbarcazione con guida a bordo è possibile scoprire l’ambiente marino e l’area protetta che circonda l’Isola.
  • FARE PESCATURISMO:  Con barche di pescatori si può accedere all’Asinara con partenza dai porti di Porto Torrese e di Stintino. Nell’area marina si parteciperà a battute di pesca con reti o nasse ed il pescato verrà cucinato sulla barca in porto
  • IMMERSIONI SUBACQUEE: In punti prestabiliti e segnalati con opportuna boa, si possono effettuare immersioni subacquee con uno dei tanti centri diving autorizzati
  • IN CANOA: Con la canoa, si può accedere liberamente all’Area marina, ma si può sbarcare solo in uno dei tre approdi (Fornelli, Cala Reale, Cala d’Oliva)
  • A CAVALLO: Per effettuare passeggiate a cavallo all’Asinara chiamare direttamente il centro ippico sull’isola, che organizzerà l’intera escursione e darà le indicazioni di come arrivare.

Dormire all’Asinara

E’ possibile dormire presso l’unica struttura recettiva sull’isola: l’ostello di Cala d’Oliva. Essendo l’ostello realizzato in una ex caserma di agenti della Polizia Penitenziaria, si dorme in cameroni con bagni comuni. Si può anche mangiare presso la mensa dell’ostello. Chiamare per prenotare la Cooperativa di gestione, che darà tutte le indicazioni su come arrivare.

Mangiare all’Asinara

In genere nelle visite guidate il pranzo è al sacco. Sull’isola non esistono negozi di vendita di generi alimentari. Eccetto la pesca turismo vi sono a oggi diverse possibilità per mangiare sull’isola. Presso in ristorante-bar di Cala Reale, oppure il ristorante presso Cala D’liva, L’Asino Bianco o ancora il chiosco presso il molo di Fornelli.

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8 Comments

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    Da vedere assolutamente il carcere in Sardegna! Non sapevo neppure ci fosse e poi grazie a te scopro che è stato anche uno dei più sicuri (una sola evasione!). Alcatraz mi fece venire i brividi e credo che anche questo non sarebbe da meno!

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      Ciao! Si concordo credo che ambedue i carceri valgono la pena essere visitati. Quante cose che non conosciamo e che grazie ai viaggi scopriamo! Grazie per aver visitato il blog

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    Non sapevo che ci fosse un carcere ad Asinara! Certo vengono i brividi a pensare ad Alcatraz, ma è un luogo che mi affascina molto☺

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      Ciao Roberta! Grazie mille per questo tuo messaggio:) devo ammettere che viaggiare fa scoprire un sacco di realtà e coincidenze che non si saprebbero altrimenti! alcatraz ne vale davvero la pena: quando vi andai fu emozionante e particolare. Le audio guide immergono moltissimo nell’ambiente grazie a suoni e registrazioni reali! Fammi sapere se visiterai uno dei due posti:)

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