ITINERARIO ALLA SCOPERTA DELLE CITTA’ MURATE DEL VENETO

In Veneto sono davvero tante le attrazioni storiche e paesaggistiche da conoscere, visitare e scoprire.

In questo post voglio portarvi nell’area euganea, nella Bassa Padova. Questa è caratterizzata da paesaggi di straordinaria bellezza: freschi boschi di castagni e prati solcati da sentieri, distese di rocce laviche, uliveti, ciliegi e filari di vigne. 

Di questa zona ve ne ho già parlato nei miei post portandovi alla scoperta del territorio , dove natura ed arte si incontrano. 

Il territorio oltre che da natura è costellato di preziose testimonianze storico-artistiche ed archeologiche, tracce indelebili di ogni momento storico, dalla preistoria all’epoca romana, dal medioevo al rinascimento.

Ideale destinazione questa dove la scelta del turista è sempre più orientata su località che offrono tranquillità e
contatto con la natura, su strutture ricettive che applicano una gestione sostenibile delle loro attività. 

Immergendoci più nella conoscenza della zona,  seguendo la strada “Padana inferiore”, tra le fortificazioni di Ezzelino da Romano e dei Carraresi troviamo Monselice, Este e Montagnana, vere perle dell’architettura e dell’ingegneria medievale e tra le meglio conservate non solo d’Italia ma addirittura d’Europa.

 Queste tre cittadine ispirano ad un itinerario tra i più suggestivi del Veneto quello che porta alla  scoperta delle città murate.

 

MONSELICE

Provenendo da qualunque direzione è possibile vedere anche in lontananza sormontato da un colle isolato, il Mastio che annuncia Monselice, città guerriera per eccellenza.

Nel Mastio – circondato da tre giri di bastioni e la città da un totale di 5 cinta muraria (due andate completamente perdute, le altre ancora in parte visibili) – si insediò la Corte di Federico II di Svevia. 

Non solo, le mura centrali hanno lasciato il loro fascino intatto con la presenza anche della torre dell’orologio ancora oggi funzionante situata nel cuore della cittadina monselicense: Piazza Mazzini.

Da questa, risalendo per la strada ciottolata e seguendo le cinta  si arriva al castello di Ezzellino, altro grande protagonista nella storia locale.  Grazie proprio a questa figura che infatti Monselice è diventata da cittadina di residenza imperiale a guerriera. Proseguendo via del Santuario si giunge alla via Sacra delle Sette Chiesette: il pellegrinaggio più importante nel Nord d’Italia. 

 ESTE

Le sue mura hanno forse ispirato poeti inglesi come Byron o Shelley quando furono ospiti nella meravigliosa Villa Kunkler – ex convento cappuccino.

A soli nove chilometri da Monselice è possibile visitare Este. Qui la sua mura turrite lunga circa un chilometro circonda ancora oggi il bellissimo castello ed il suo giardino. Sono loro le protagoniste indiscusse arrivando a questa cittadina. 

La configurazione attuale del castello risale al 1339, anno in cui Ubertino da Carrara, signore di Padova, decise di riedificarlo nelle forme che ancor oggi vediamo.  

 All’inizio del XV secolo, dopo la spontanea dedizione della città alla Repubblica di Venezia, venne eretta un’ulteriore cinta muraria che inglobava tutto il nuovo centro urbano di Este, già delimitato dal canale Bisatto.

Certo non può mancare la visita ad uno dei segni della presenza dei veneziani durante il ‘500; Palazzo Mocenico (appartenente alla famiglia veneziana Mocenico, signora della città). Un’ala di questo palazzo è stata dedicata al più famoso museo di collezioni archeologiche del periodo dei paleolitici in italia: il Museo Nazionale Atestino. 

Ad Este poi il medioevo, come anche in Monselice, lo si ritrova tra le piazze, tra le vie dove ciottolati, mura campanili e chiese sono ancora oggi simbolo di una storia passata che permane.

 

 MONTAGNANA

Fenomeno italiano di urbanistica militare e tra i più complessi fortificati meglio conservati al mondo, vede Montagnana una tappa imperdibile. 

Grazie ai 2 km di mura ancora oggi intatte segnate da una sequenza merlata con 24 torri e 4 urbiche regalano un impatto emotivo non indifferente a chiunque vi capiti per la prima volta.

Non manca anche qui la presenza del Castello di San Zeno. Da vedere qui è sicuramente il mastio civico con il suo percorso archeologico. Non solo, Montagnana è ricca di sorprese che testimoniano il suo passato medioevale e rinascimentale: al centro infatti è possibile trovare con le sue linee gotiche nel Duomo dove artisti come Giorgione, Paolo Veronese hanno lasciato  qui una traccia della loro arte con affreschi e dipinti. 

Un’altro grande artista di calibro internazionale, Andrea Palladio ha lasciato una sua impronta nella meravigliosa Villa Pisani. 

 

 

MEZZO DI TRASPORTO

 

In questo post vi ho parlato di sostenibilità ed è proprio qui che questo termine prende spazio.

I miei consigli su come raggiungere le mete sono di gran lunga a basso inquinamento e costo.

Non sono un’ambientalista,ma saranno stati gli anni di scoutismo, sarà che sono alternativa o sarà che amo viaggiare nel rispetto di ciò che mi circonda, che penso che ciò regali emozioni, ricordi e scoperte diverse dal solito viaggio tradizionale.

Muoversi con mezzi alternativi in queste zone è al quanto facile: qui è infatti possibile sfruttare quello che un tempo gli uomini e la natura modificarono, costruirono e utilizzarono.

Come?
  • BICI

Ormai da diversi anni il cicloturismo ha preso sempre più piede tanto da diventare parte integrante di una vacanza immersi nella natura. La bici infatti come altri mezzi che vedremo poi, permette di girare ovunque in qualsiasi terreno e a qualsiasi livello di esperienza ed età.

E’ quindi perfetta per questo tipo di itinerario se si vuole approfondire oltre che la conoscenza delle cittadine anche quella paesaggistica circostante. 

  • CAVALLO

In sostituzione alla bici, il cavallo è un tipo di mezzo che in Italia si vede essere presente specie al Sud e nelle regioni centrali. In questa area molti centri ippici ed equestri propongono passeggiate a tema con il raggiungimento anche delle nostre mete in itinerario.

A differenza della bicicletta, il cavallo regala una vista diversa: l’essere elevati da terra permette una visuale più estesa e particolare, tant’è che provato una volta si riprova ancora.

  • A PIEDI

Consiglio questo tipo di spostamento per persone che amano particolarmente prendersi del tempo. Passeggiare porta a un tempo lungo di arrivo alla destinazione, ma sicuramente lascia spazio alla scoperta delle particolarità che a cavallo o in bici potrebbero sfuggire. 

Specifico qui però che il tragitto migliore da fare a piedi è quello che collega Monselice ad Este. Questo perché per raggiungere Montagnana a piedi occorrerebbe una giornata e ciò – salvo tempo a disposizione – graverebbe sulla visita della città.

  • TRENO

Un mezzo che ha il suo fascino e che sicuramente è a basso tasso di inquinamento, è il treno. Credo che esso possa essere una soluzione una volta terminata la visita e si voglia spostarsi in altre città o luoghi d’interesse.

Le stazioni sono presenti in tutte e tre le cittadine ed è possibile nel caso, richiedere di poter accedervi con la bici (il cavallo lo escluderei). Cosa non da poco se si vuole noleggiare per un fine settimana o qualche giorno patendo da un luogo e giungendo ad un altro. 

Non lo metto come primo in lista ma lo lascio presente per eventuali problemi, avvenimenti che possono succedere  nel percorso. 

 Dove?

Il dove in questo contesto è molto importante.  

E’ proprio insieme al come che il dove rende ancora più suggestiva la vostra vacanza.

  • ARGINI

Naturali o artificiali questi percorsi sono ed erano vie di comunicazioni che nei secoli han permesso di raggiungere paesi diversi ma sopratutto han segnato confini importanti.

L’area presa in considerazione, grazie alla sua natura pianeggiante, ha fatto sì che proprio gli argini spesso furono i confini di casate ed imperi. Oggi vengono ripresi e riutilizzati come un tempo: lungo il loro percorso è possibile fermarmi ad osservare particolarità che in altre circostanze non sarebbero possibili o poco interessanti (un esempio sono le riserve naturali che si estendono lungo la Bassa, ritenute parte dell’UNESCO: altre possono essere particolari avvistamenti birdwatching). 

  • STRADE SECONDARIE

Sono quelle che i locali fanno per deviare al traffico cittadino. Queste strade sterrate e non, permettono di essere raggiunge in mezzi diversi e non creano disagi. Adoro queste particolari strade in quanto permettono di passare per vie locali dove vi sono spesso case tipiche, rustici o dove la natura mischia il suo essere creando giochi di colori, di diverse specie in un mix che rende ancora più piacevole il percorso. 

 

 

 

PERCHE?

Questo tipo di vacanza alternava, immersi nel verde e nella sostenibilità dell’ambiente porta molti benefici non sono a chi lo pratica,ma anche a chi vive nelle località che attuano un turismo di tale categoria.

  • Apre a nuove idee di viaggio: non il solito hotel itinerario in auto o con guida. Più personale e a scelta. Ciò rende il viaggio più proprio e una volta a casa si può affermare di aver vissuto appieno la propria destinazione. Niente schema fisso, niente completamente programmato;

 

  • e’ adatto a tutti: non vi sono limiti. In ogni viaggio e con ogni mezzo questo tipo di esperienza regala sicuramente più adrenalina e mette a contatto ogni singolo componente. Ritrovare un pò del piacere della compagnia famigliare o di altre persone può aumentare il proprio benessere;

 

  • si attua un tipo di vacanza definito lento: ciò perchè il metodo che utilizziamo è diverso e permette di godersi a secondo il proprio ritmo ogni singola cosa. Un pò come per il primo punto ma questo in particolare scandisce la particolarità del turismo definito leisure: il turista vuole essere senza tempo.

 

  • maggior conoscenza dei prodotti, dei luoghi: spesso la vacanza classica regala la possibilità di muoversi e di conoscere luoghi vicini, di mangiare locale, ma non permette di potervi veramente far parte: presso agriturismi, beb, aziende vinicole è possibile invece conoscere curiosità raccontante durante una cena con il proprietario; vivere all’interno di un ambiente non comune al solito hotel rende l’ambiente più famigliare e proprio.

 

  • si aiuta a conoscere e a migliorare le destinazioni: in Italia il turismo è una fonte importante. Oltre al lato economico che viaggiando creeremo, si andrebbe sopratutto ad  incentivare la conoscenza del proprio territorio, della propria storia e tradizioni. ogni angolo è magico e vale la pena scoprirlo

ALTRE INFO UTILI

Ho parlato di Montagnana, Este, Monselice ma il percorso è possibile allungarlo da Monselice a Padova: lungo l’argine è possibile attraversare la campania veneta tra ville storiche, castelli e parchi unici nel loro genere fino a giungere alla città di Padova o viceversa fino a Monselice. 

Padova preserva ancora in parte delle mura che la circondavano, ma non la si può definire una città murata come le altre. riserva però altre bellezze che ho descritto in questo post.

 

 

 

 

 

 

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14 Comments

  1. 1
    • 2

      Grazie davvero per questo tuo bellissimo commento! SI il Veneto ha moltissimo da offrire e voglio far conoscere ogni suo angolo ed ogni suo prodotto. Viene visto solo per Venezia o le grandi città d’arte ma racchiude in sè tanto e bisogna farlo vedere=)

  2. 3

    Quando abitavamo a Milano facevamo spessissimo weekend fuori porta. Ci spingevamo in genere tra Toscana e Piemonte ma siamo a digiuno del Veneto. Dovrò porvi rimedio. Sono d’accordo con te una vacanza così, sostenibile ed a contatto con il verde, rigenera.

  3. 4

    Mi ha sempre interessato un week end nella zona di Padova e dei colli Euganei e devo dire che, con il tuo post così molto esaustivo, mi hai convinta, complimenti scritto davvero bene =)

    • 5

      Grazie infinitamente per questo tuo messaggio! MI stimoli a migliorare e a far conoscere sopratutto le bellezze del mio territorio!!!

  4. 6
    • 7

      Allora ti aspetto a sorseggiare un calice di Fior d’Arancio mangiando una bruschertta con Olio dei Collii=)

  5. 8

    Bello questo itinerario, e bello questo modo di viaggiare sostenibile! Non conosco molto la zona di Padova, sono stata giusto ad Abano Terme qualche anno fa, ma la mia esperienza si limita qui.

  6. 9

    Mai fatta, ma mi piacerebbe tanto. Penso sia fondamentale viaggiare sostenibile: per godere delle bellezze della natura e dell’architettura, è necessario avere cura. E poi è una forma di turismo più rilassante, che a volte ci sta tutta.

  7. 10
  8. 11

    Del Veneto conosco solo Padova e Venezia. Credo sia un vero peccato, a giudicare dalle bellezze che mi hai appena fatto scoprire. Spero di avere presto occasione di visitare meglio questa splendida regione. In particolare, mi incuriosisce Montagnana 🙂

    • 12

      Ciao Roberta! Grazie per essere passata! Sai, purtroppo non posso negarti che ciò che hai scritto è vero: Padova è una città meravigliosa come ne parlo nei miei post e io l’adoro. Ci sono realtà molto vicine ad essa che non vengono completamente prese in considerazione dai turisti. Ad oggi, fortunatamente, la gente del posto si sta rendendo conto di quanto sia bello il paesaggio limitrofe e quanto questo possa portare un ritorno di immagine e di conoscenza a 360 gradi. Scusa mi sono persa nel dilungarmi:) Spero di averti qui dalle mie zone e perchè no, portarti in quel di Montagnaa..magari durante il Palio dei 10 Comuni a Settembre=) Ottimo periodo per visitare ed immergersi nel pieno contesto medioevale.

  9. 13
    • 14

      Ciao Stefania! Grazie per questo tuo commento. Si, questi posti li definisco “da scoprire”. Prossimamente altre curiosità sulla zona.. magari potrà esserti di ispirazione per un itinerario più completo:)

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