Non amo molto le guide, ma ultimamente ne sto leggendo diverse.
Questo mese mi son cimentata nelle pagine di Wright che, durante il suo american dream (forse casualità?) offre in questo libro una guida molto dettagliata su cosa lui predilige nei viaggi e cosa no.
A differenza di altri che sono maggiormente ispirati ad essere fini a se stessi e quindi a raccontarci come meglio preparare lo zaino; a quando prenotare un biglietto; scegliere le scarpe più adatte, Colin mi da quell’aria di chiacchierata al bar con un amico.
Non traspare il lato un pò palloso delle solite guide, specie di viaggi oserei dire, ma esprime chiaramente in poche righe ciò che ha vissuto nelle sue esperienze.
Lo riterrei più un amico da consultare quando si è presi dal panico in una notte pre- partenza e al posto di chiamare per farci consolare, sfogliamo e rimandiamo l’anima in pace tra le pagine leggere del libro.
Certo, per chi è già viaggiatore provetto e cadetto questo libro non serve. Avrebbe una sorta di rivisitazione un pò più soft di altri grandi che alla fine danno nello specifico nozioni più approfondite.
Lo consiglierei a coloro che stanno iniziando a viaggiare: siete alle prime armi da soli e non sapete da che parte girare? Bene, forse questo è il vostro primo A,B,C di viaggio! (specifico in lingua inglese!)
Buona lettura!