#VIAGGIO PERCHE’: LA MIA FILOSOFIA

Hai mai provato la sensazione di sentirti immensamente incompleto, incompreso e insicuro?

Bene, io mi ci ritrovo ogni singolo momento quando penso a dover fare qualcosa di ordinario per le persone diverse da me; le cosiddette persone NORMALI (che poi di normale bisogna vederne il concetto). Intendo dire lavoro sicuro – forse con i tempi moderni meglio scrivere lavoro che ti permetta di sopravvivere- casa, matrimonio, figli e tutta questa meravigliosa, fantastica, unica pellicola cinematografica che fin dal primo momento appena uscita dalla fase rilassante di mantenimento durato 9 mesi mi venne INCULCATA!

Faccio qualche passo indietro per arrivare al perché di questa lettura.

Fin dall’età di 10 anni, quando iniziai a frequentare il gruppo Scout compresi che in me vi era una grande voglia di SCOPRIRE, VEDERE e APPROFONDIRE il mondo. Per anni feci ciò che tutti o quasi, i miei amici fanno: lavorano, escono il fine settimana, vanno in vacanza una volta o due all’anno. Ed Io?

Io continuavo ad essere sempre criticata, derisa o semplicemente classificata DIVERSA per le mie idee, per i mie viaggi all’avventura, per la mia incapacità a restare in silenzio di fronte a persone di colore, lingua diversa dalla mia ecc. Compresi che lo ero davvero: IO SONO DIVERSA!

Perché dovevo continuare a seguire il regime standard degli altri?

Perché dovevo preoccuparmi di dover andar bene agli altri?

Perché dovevo sacrificare la mia persona per fare ciò che non mi passava nemmeno per la testa?!

PERCHE’?

Detto questo, HO MOLLATO:

il lavoro di otto ore scandito da cartellini o straordinari in un posto di lavoro dove mi sentivo totalmente incapace;

l’abitudine della routine giornaliera, settimanale, mensile come se fosse un abbonamento della corriera che a fine mese ha non ha aggiunto nulla nello stipendio della vita;

il dover piacere a qualcuno e NASCONDERE IL PIACERE A ME!

Mollare tutto non significa rinunciare, ma andare avanti; cambiare direzione non perché qualcosa non va d’accordo con voi, bensì perché voi non andate d’accordo con qualcosa…Mollare qualcosa, che sia un lavoro o un’abitudine, significa svoltare e accertarsi di essere ancora in cammino verso i propri sogni

Pico Iyer

Capii che era ora di lasciarmi andare, di finire le burocratiche cose da ragazza modello e seguire il mio istinto: l’esser PELLEGRINA.

Il vagabondig mira alla ricerca dell’avventura nella vita normale e della vita normale nell’avventura.

R.potts

Ho preso finalmente in mano LA MIA VITA fatta di VIAGGI.

Ed ora mi trovo a scrivere qui ancora una volta il PERCHE’.

Ho scelto di viaggiare perché non ho limiti nello spazio e nel tempo. Vado dove voglio in totale e assoluta volontà mia. Do ascolto agli altri, considerando bene quello che dicono. M’arresto, ricerco, ricevo, contemplo.

Ho scelto di viaggiare perché mi apre a cose che mai avrei pensato potessero esistere in vita e credo sia giusto poterle ammirare ed apprezzare i piccoli disagi perchè rappresentano un cambiamento rispetto al tran tran quotidiano.

Ho scelto di viaggiare per prendermi la briga di dire a me stessa che ne vale la pena aver sacrificato la sicurezza della certezza delle cose per quello che non so, affidandomi a persone sconosciute e alle loro esperienze di viaggio ed a libri che mi fanno sognare.

Ho scelto di viaggiare perché voglio sorridere con il mondo e piangere con esso, sbagliare e crescere ma soprattutto vivere.

Ho intrapreso questa vita da VAGABONDA o NOMADE perché mi dà la forza di scoprirmi e di scoprire; mi assicura che quell’essere così diversa ha le sue positività e che non ce motivo di cancellare ciò che si è per ciò che si appare.

Tutto questa vita non voglio più rimanga solo un diario scritto a mano tra le varie fermate di qualche città tra me e me ma, voglio condividerlo con ciò per cui mi sono messa in cammino: il mondo.

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6 Comments

  1. 1

    Complimenti! ci vuole molto coraggio per mollare tutto e voltare pagina. Ma daltronde e’ giusto seguire la propria “pazzia” e non gli standard che ci tengono incatenati alla normalita’, alla routine e magari anche alla tristezza.

  2. 2

    Leggendoti verrebbe, penso a chiunque, di intraprendere la tua scelta….anche io per un periodo della mia Vita ho avuto il desiderio…..ma ora devo ammettere che mi sento realizzato così.. ..magari in un’altra vita o chissà… Quindi ti seguo volentieri per viaggiare con la fantasia…

  3. 3

    Complimenti, ti capisco benissimo visto che anch’io non ho fatto il classico percorso preconfezionato e ho sempre dovuto rispondere a domande invadenti sulle mie scelte, ma l’importante è che sia contenta e sicura delle tue decisioni. Gli altri, alla fine, saranno quasi invidiosi

  4. 4

    Bello questo post Gloria, sincero e diretto. Mi piace. Credo che nella vita non ci sia sempre la necessità di parlare di poli così estremi: timbrare il cartellino ogni giorno oppure vivere una vita di viaggi in ogni momento. Ci sono tante sfumature in mezzo! A me piace stare in mezzo, piace avere qualche sicurezza ma anche la libertà di seguire le mie inclinazioni. Credo che la cosa veramente importante sia essere se stessi in ogni caso, senza paura di essere giudicati dagli altri! 🙂

  5. 5
  6. 6

    Incompleta, incompresa e insicura?! Praticamente la mia descrizione. Quotidiana.
    Questo post mi è piaciuto molto. Ho pensato di avere dei simili 🙂 nonostante io abbia ancora un’occupazione fissa e una routine poco entusiasmante.
    Alice

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